Non è mica la vergine Maria è un libro notevole e vorremmo che ce ne fossero tanti della stessa specie. Favoleggiando e costruendo piccole satire su temi e situazioni che riguardano la religione musulmana, ma da un punto di vista interno, di chi vive e conosce approfonditamente quel terreno, è più utile di cento discussioni sul velo, sull’Isis, sui suini e i bovini che abitano la terra. I racconti di Feby Indirani, scrittrice indonesiana, appena pubblicati dalle edizioni Add, sono senza ombra di dubbio un tassello prezioso per la narrativa in traduzione italiana. Caratteristica fondamentale di questi brevi, spesso ironici e sempre godibili testi, è quella di giocare con il soprannaturale, mescolando quella che a prima vista potrebbe sembrare una critica radicale della religione, l’islam, con il piacere tutto letterario di far muovere e angeli e demoni, di far sparire un naso e di far andare in pensione il diavolo. La stessa ricorrenza del soprannaturale nei racconti, che ne scandisce la trama, ci svela in ultimo un delicato rispetto per una dimensione che si potrebbe dire “spirituale” (rintracciabile nella religione così come nella letteratura di finzione), mentre la critica resta rivolta agli abusi, all’autoritarismo e alle ipocrisie che si fondano sull’ortodossia religiosa. Il risultato è una piacevole composizione che richiama lettori e lettrici dall’interno e dall’esterno del mondo musulmano, adattandosi a livelli di lettura diversi (una delle qualità che permettono alla letteratura di avere fortuna in traduzione è di non parlare a un solo tipo di pubblico, in un certo luogo o periodo storico).Chi digiuna per il Ramadan e festeggia il sacrificio del montone leggerà in un modo i racconti di Indirani e vi troverà tanti riferimenti alla realtà storica di cui l’autrice fa parte. Chi si interessa all’islam, ai suoi riti, alle tante questioni che spesso affollano i media sulla religione moderata e quella non moderata troverà certamente pane per i suoi denti. Tutti questi lettori e lettrici potranno, qui sta il fascino di “Non è mica la vergine Maria”, condividere il piacere della lettura anche con chi, aprendo il libro, non cerca né un rispecchiamento né un insegnamento ma il gioco dei personaggi e dell’intreccio, al comparire di uno spiritello o di una maialina parlante. Feby Indirani Feby Indirani è nata nel 1979 a Jakarta. È scrittrice, sceneggiatrice e giornalista. Ha lavorato per i più importanti media indonesiani, come «Tempo» e «Business Week», occupandosi di religione e minoranze. Definisce la sua scrittura “islamismo magico” e si colloca nella tradizione indonesiana di racconto parodico.La traduzione di “Non è mica la vergine Maria” è stata realizzata con il contributo degli studenti del corso di Letteratura indonesiana in traduzione dell’università L’Orientale.
Non è mica la vergine Maria di Feby Indirani
Pubblicato il 15/04/2021