Mutualismo. Ritorno al futuro per la sinistra

Mutualismo. Ritorno al futuro per la sinistra

La crisi storica della sinistra e di ciò che è stato il movimento operaio chiede uno sforzo eccezionale di fantasia e sperimentazione per ricominciare. Ma per guardare al futuro occorre tornare “la dove tutto è cominciato”.
Nel corso del Novecento le caratteristiche basilari del movimento operaio delle origini, imperniate su mutualismo e solidarietà di classe, sono state relegate al ruolo di ancella. La socialdemocrazia ha fondato la propria politica sul consenso elettorale come viatico per conquistare lo Stato e migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. I partiti comunisti sono stati sopraffatti dal crollo del socialismo reale. Partito e sindacato hanno rappresentato le forme principali della politica e, facendosi Stato o dipendendo dallo Stato, hanno progressivamente prodotto organizzazioni centralizzate, fondate sulla delega e soggiogate dalle burocrazie.
Oggi questi strumenti appaiono spuntati perché la forza materiale che dovrebbe sospingerli è dispersa o atomizzata, quello che era il “partito di massa” è divenuto “partito-istituzione”, e gli stessi sindacati tradizionali vivono una crisi lacerante e un’assenza di contatto con le giovani generazioni divenute precarie a tempo indeterminato.
Perdendo i propri ancoraggi sociali la sinistra ha finito per gestire un compromesso sociale al ribasso, ergendosi a puntello del sistema economico liberista. Occorre allora riappropriarsi delle pratiche all’origine del movimento operaio, ricucendo il filo delle individualità sociali per riscoprire l'efficacia della cooperazione e il valore fondativo della solidarietà.
Il libro ripercorre la storia e i dibattiti delle esperienze di autogestione e mutualismo dalla fine dell’Ottocento ad oggi, mostrando l’impasto su cui poggiare i mattoni di una nuova credibilità politica. Si tratta di un mutualismo politico e conflittuale perché non accetta la dimensione di lenitivo delle diseguaglianze e non si integra in un processo di smantellamento dello stato sociale. Anzi. Affermando la propria capacità di autogoverno, indica un’idea alternativa di democrazia e di società.

Il mutualismo conflittuale è dunque politico nel senso che mentre esiste rivendica già il nuovo. Esprime una solidarietà “contro” lo stato di cose presente, ma esige anche una solidarietà “per”, fatta di risposte immediate a bisogni immediati. Il mutualismo è politico perché valorizza di nuovo “l’agire in comune”, la cooperazione non solo produttiva, ma morale, intellettuale, solidale su cui si è fondato il movimento operaio nella storia. L’attuale fase di smarrimento richiede la stessa capacità di inventiva e innovazione di cui diedero prova gli operai e gli intellettuali della seconda metà dell’Ottocento. Se una sinistra vuole avere un futuro dovrebbe avere il coraggio di riscoprire le sue origini.

Info

TitoloMutualismo. Ritorno al futuro per la sinistra
AutoreSalvatore Cannavò
Casa editriceAlegre
LinguaItaliano
EAN9788898841868
ISBN8898841868
15 €
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