
«La natura non è un luogo fisico in cui recarsi, non è un tesoro da custodire o conservare in banca, non è un’essenza da proteggere. La natura non è un testo da decifrarsi in base ai codici della matematica o della biomedicina. Non è l’alterità che offre origine, materie prime e servizi. Né madre né curatrice, né schiava né matrice, la natura non è risorsa o mezzo per la riproduzione dell’uomo. La natura è, strettamente, un luogo comune». Così esordisce Donna Haraway, tra le principali esponenti del pensiero ecologico e femminista contemporaneo, in questo pamphlet illuminante sulla nostra condizione di umani, specie devastatrice che ancora non ha imparato a convivere con il resto del vivente senza danneggiarlo. Perché ciò che sembriamo dare per scontato – l’idea o l’esistenza di una natura – in realtà non lo è affatto. La natura è in tutto e per tutto un artificio umano: l’idea attraverso la quale gli umani pensano loro stessi e l’insieme delle relazioni con ciò che esiste. Fare una critica di questo artificio significa immaginare che altri artifici sono possibili, a partire dai quali entità biologiche e tecnologiche in continua trasformazione troveranno uno spazio di coesistenza su questo pianeta.
Danna Haraway, professoressa emerita presso l’università di California a Santa Cruz, è tra le principali protagoniste del pensiero contemporaneo. Femminista, filosofa della scienza ed ecologista, tra i suoi libri disponibili in lingua italiana: Manifesto Cyborg (1995), Testimone_modesta@FemaleMan_incontra_OncoTopo (2001) e Cthulhucene (2019).
Info
Titolo | Le promesse dei mostri. Una politica rigeneratrice per l'alterità inappropriata |
Autore | Donna J. Haraway |
Casa editrice | DeriveApprodi |
Lingua | Italiano |
EAN | 788865482803 |
ISBN | 86548280X |