La cavalcata anonima

La cavalcata anonima

Tra romanzo e realtà storica, questo racconto in gran parte autobiografico parla delle migliaia di antifascisti – italiani, spagnoli e tedeschi, ma anche ucraini, cechi e ben presto francesi – che allo scoppio della seconda guerra mondiale cercano disperatamente un modo per sfuggire a quella trappola mortale che sta diventando l'Europa. Braccati dalle dittature che hanno trionfato in patria, scoprono di doversi difendere anche da quelle democrazie liberali che pur proclamandosi antifasciste a questi rifugiati senza documenti e senza diritti riservano solo il campo d'internamento o l'espulsione. Ma anche se la situazione appare disperata, questi uomini – e queste donne – che non si arrendono agli incubi del presente sanno bene che la loro cavalcata anonima, nonostante le sconfitte, non si fermerà. Queste sono le loro storie, storie di solidarietà e fratellanza, narrate da chi era con loro e ne ha condiviso le paure e le speranze, la rabbia e la determinazione.

Nato in Belgio il 6 maggio 1914 con il nome di Charles Cortvrint, abbandona presto questa identità quando, renitente alla leva, ripara a Parigi. Qui, con il nome di Charles Ridel, si guadagna il pane come facchino, pellettiere, ambulante, sguattero e infine correttore di bozze. Aderisce all'Union Anarchiste e partecipa in prima linea alle dure lotte sindacali di quel periodo. Quando il 19 luglio 1936 scoppia la rivoluzione in Spagna, accorre come volontario combattendo nel Gruppo internazionale della Colonna Durruti. Ma non appena le milizie vengono militarizzate e gli anarchici entrano nel governo repubblicano lascia la Spagna e torna in Francia. Nel 1940, sempre con documenti falsi, parte alla volta del Sud America. Ma poco dopo sente forte la necessità di tornare in Europa per partecipare alla lotta antifascista e nonostante il suo radicato antimilitarismo decide di collaborare con le Forces Libres gaulliste, dapprima nei servizi d'ordinanza e poi alla radio con sede in Libano. Nel dicembre 1945 rientra in Francia iniziando a lavorare come giornalista, poi (di nuovo in Sud America per un decennio) assume la direzione di un centro di ricerche politico-sociali cui collaborano intellettuali del calibro di Ignazio Silone e Arthur Koestler. Contemporaneamente collabora in modo assiduo (sotto vari pseudonimi) con la stampa anarchica internazionale. Il 20 novembre 1977, a 63 anni, Louis Mercier Vega, ancora nel pieno dell'attività, si uccide con un colpo di pistola lucido e premeditato: lascia il suo corpo alla scienza e invia in anticipo il suo necrologio a «Le Monde» per avvisare amici e compagni

Info

TitoloLa cavalcata anonima
AutoreLouis Mercier Vega
Casa editriceElèuthera
LinguaItaliano
EAN9788833020464
ISBN8833020460
15 €
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