Inciampo non appena cammino lentamente

Nella poetica di Mustafa, dal suo ricco patrimonio tematico, riemerge soprattutto l’uso del soggetto senza tempo dell’Amore. Un Amore reale e vissuto con pienezza, da parte di una donna impavida e consapevole del suo ascendente sull’uomo che, il più delle volte, si dimostra attratto e si lascia stregare solo in fase iniziale, diventando presto insensibile, indeciso e apatico. Quasi un’ombra indefinita e senza volto che è, tuttavia, onnipresente nel corso dell’intera miscellanea. Un uomo ben diverso dal grande poeta arabo Nizar Qabbani che meglio di qualsiasi discorso ufficiale espresso a nome di un partito o di un’associazione di difesa dei diritti delle donne, ha elevato la donna araba ad un livello di dignità eccelso. Per compiere questa grande rivoluzione, Qabbani non ha ritratto la donna con fattezze angeliche, né ha raccontato di un amore platonico, bensì ha descritto lei realisticamente così com’è e l’amore in tutti i suoi aspetti, dal più infimo o carnale, al più elevato e spirituale. Che Mustafa sogni, dentro di sé, un uomo sensibile come il grande poeta siriano, lo si intuisce dai suoi versi; che ella sia rassegnata a non vedere mai concretizzarsi quel grande Amore che fa più parte, forse, di un intero patrimonio culturale, piuttosto che della realtà, lo si comprende, ugualmente, dai suoi versi. (Bianca Carlino)