Il rogo della vanità

Il rogo della vanità

Non è un sociologo, non è un giornalista, ma soprattutto
non è uno specialista. Negli anni ‘80 ha partecipato alla
prima ondata di rivolte delle periferie delle grandi città
francesi. Poi assiste impotente alla loro disfatta e recupero
ed alla segregazione conseguente.
Questo è un testo incisivo che ricolloca gli avvenimenti
dell’autunno 2005 nel contesto della disintegrazione
sociale e del rafforzamento dello stato. I suoi propositi
superano d’un balzo le falsità del dibattito sociologico.
Lontano da ogni moralismo ed a ogni vittimismo, l’autore
parla da pari a pari con i rivoltosi delle banlieues, cercando
di dare il suo apporto allo sviluppo della rivolta.
Marzo 2007, si accende l’ultimo fuoco di rivolta prima
che la Francia cada sotto l’ombra del presidente Sarkozy.
Alla Gare du Nord a Parigi, la più grande stazione ferroviaria
d’Europa, un giovane nero salta il tornello, come di
prassi viene placcato, pestato da controllori e sbirri ed
arrestato, aveva reagito. Ma stavolta la gente non sta a
guardare. Cercano di liberarlo e si scontrano con gli sbirri
già su di giri, assaltando il commissariato della stazione.
Come al solito la polizia perde la calma e spara lacrimogeni
in mezzo alla gente che si affolla nell’ora di punta.
Lo scontro dilaga per tutta la stazione e coinvolge centinaia
di persone, tra cui molte donne, per otto ore, terminando
soltanto a notte inoltrata, dopo che il traffico ferroviario
era stato deviato, per impedire che arrivassero i
treni della banlieue…
Le più nere ipotesi tratteggiate in questo libro prendono
corpo nel draculino Sarkò. Interi quartieri sono militarizzati
dall’autunno 2005. Le divise non se ne vanno più, anzi si
moltiplicano realizzando autentici rastrellamenti. Imperversano
le vendette di stato compiute come una routine da
sbirri sempre più arroganti ed impuniti che colpiscono nel
mucchio degli abitanti delle periferie povere.
Novembre 2007, a Villiers-le-Bel nella grande periferia nord
di Parigi, due ragazzi muiono investiti da una macchina di
sbirri mentre viaggiavano su una moto, dopo un inseguimento…
Questa volta non si accetta la « sentenza », il
commissario della zona viene pestato, il commissariato
dato alle fiamme e le forze dell’ordine devono subire colpi
di fucile. Ci vorranno più di mille sbirri è una presenza
giorno e notte degli elicotteri per riportare la calma…

Info

TitoloIl rogo della vanità
Casa editriceAutoproduzioni fenix
LinguaItaliano
10 €
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