Amir è un commerciante di Fès. È ricco, sposato con Lalla e ha 3 figli. Siamo negli anni 50. È felice, o meglio: tranquillo. Il suo matrimonio non è fatto di amore, di passione, ma di rispetto. Non si è mai posto il problema dei sentimenti, ma è affezionato a Lalla e la rispetta. Amir è un buon musulmano e quindi non tradisce Lalla. Tuttavia, poiché il lavoro lo tiene lontano da casa per mesi, quando è fuori (anziché andare a prostitute) stipula un contratto di “matrimonio di piacere” – previsto dall’Islam: per 1 mese, 2 mesi o quel che serve, si lega a un’altra donna, temporaneamente. La donna con cui stila questo contratto di matrimonio è Nabou, una senegalese statuaria e bellissima, con cui Amir inizia una relazione fatta all’inizio di solo sesso. Amir vive con lei una passione che con la moglie Lalla non ha mai avuto e che lo fa interrogare sul suo matrimonio. Poco a poco, tornando per diversi anni da Nabou, Amir si lega sempre più a lei, fino a che decide (una volta che compie il viaggio con uno dei suoi figli, Karim, handicappato ma non sciocco) di portarla a Fès: vuole darle lo statuto pieno di moglie, garantirle i diritti e il rispetto che merita. Ma a Fès la convivenza fra le due donne non è facile: oltre alla inevitabile competizione amorosa, Nabou subisce il peggiore razzismo, i marocchini di Fès si sentono bianchi, e superiori, rispetto ai negri dell’Africa profonda.
Info
Titolo | Il matrimonio di piacere |
Autore | Tahar Ben Jelloun |
Casa editrice | La nave di Teseo |
Lingua | Italiano |
EAN | 9788893442558 |
ISBN | 8893442558 |