Quindici megacittà di oltre dieci milioni di abitanti, ventitré grandi e grandissime aree metropolitane fra i cinque e i dieci milioni, le "città fantasma": in Cina il territorio e l'immaginario si stanno ricoprendo di città, vere e simulate. Dal finestrino del supertreno Armonia, per trecento chilometri, da Nanchino a Hangzhou, non si vede altro: file di palazzoni, schiere di villette all'infinito, immensi centri commerciali, viadotti che s'avvolgono come serpenti, mastodontici piloni delle linee elettriche, grattacieli che bucano il cielo. L'urbanizzazione in pochi decenni ha spostato nelle città oltre cinquecento milioni di persone, ha peggiorato tutti i parametri: l'acqua, l'aria, il suolo, le comunicazioni, i rapporti interpersonali, l'amministrazione pubblica, e spinto verso l'alto la polarizzazione sociale. Questo libro, si deve a Wang Xiaoming, fondatore degli studi culturali cinesi e uno dei maggiori intellettuali cinesi contemporanei. Vi si raccolgono le riflessioni sue e di alcuni colleghi e discepoli sulla centralità della produzione di spazio urbano nel "capitalismo alla cinese".
Info
Titolo | Città senza limiti. Studi culturali sull'urbanizzazione cinese |
Autore | W. Xiaoming (a cura di) |
Casa editrice | Cafoscarina |
Lingua | Italiano |
EAN | 9788875433901 |
ISBN | 8875433909 |