L'unica persona nera nella stanza con Nadeesha Uyangoda

12 mag 2021
18:30
Piazza del Gesù Nuovo, 14, 80134 Napoli NA

L.I.Re. ritorna finalmente a parlare di libri in piazza!
Il libro che vi proponiamo per questo primo incontro dal vivo è uscito a marzo ed è già alla seconda ristampa: L'unica persona nera nella stanza (66thand2nd) di Nadeesha Uyangoda, autrice e giornalista freelance nata in Sri-Lanka, che vive in Brianza da quando aveva sei anni. I suoi lavori sono stati pubblicati da Al Jazeera English, Not, «Rivista Studio», «The Telegraph», Vice Italia, openDemocracy. È inoltre ideatrice del podcast Sulla razza: https://www.sullarazza.it/.
Cosa vuol dire parlare di "razza" oggi in Italia?
Pur non avendo fondamenti biologici, la razza continua ad avere grossi effetti sui rapporti sociali, professionali e sentimentali. La razza non si palesa fino a quando non sei l'unica persona nera in una stanza di bianchi, in quei luoghi in cui le persone nere esistono solo come oggetto di discorso, quasi mai come soggetto. Nel discorso pubblico la loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all'"immigrazione", ai barconi, all'"integrazione".
Questo libro è un desiderio di prendere voce, di parlare a partire da un'esperienza che si incrocia con altre, di interrogarsi e interrogare su come agisce la dinamica razziale nel nostro paese.
Tra il saggio e il memoir, Nadeesha ci conduce nella sua esperienza, imponendoci di ad andare oltre gli stereotipi, di scrollarci di dosso quella presunta identità italiana "bianca" che crea costantemente un dentro fuori, un noi e un loro.
«La razza, una cosa che esiste e non esiste allo stesso tempo, è l'elemento che più ha definito la mia esistenza. Io sono la mia pelle, i miei capelli, il mio nome, sono le tradizioni dei miei genitori. Ho sfregato via quanto di me era possibile, eppure la razza è rimasta con me - nel mio passaporto che sembrava non superare mai i controlli d'ingresso in aereoporto, nelle ispezioni «casuali» oltre le casse automatiche dei supermercati, nel tu dell'impiegato di banca che ritornava al lei col cliente successivo. (...)
La maggior parte delle persone bianche, al contrario, vive la propria vita come se la razza fosse qualcosa di invisibile, irreale persino (...)perché la loro pelle, i loro capelli, i loro nomi, la loro cultura sono lo standard. Quando vivi con la sensazione che la questione razziale sia una presenza reale che impatta sulla tua vita più che su quella di chi ti circonda, vuoi capirne di più. (...)
Questo libro e quell'articolo sono nati dalle esperienze che ho raccolto quando ho smesso di fuggire dalla razza.»
Ne parliamo mercoledì alle 18 in piazza del Gesù (evento autorizzato).
Siamo molto contenti di poterci incontrare di nuovo dal vivo! Per fare in modo che questo riaccada, cerchiamo di avere cura di noi e delle altre persone accanto, di usare le mascherine e di non stare troppo appiccicati!
Vi aspettiamo!

L'unica persona nera nella stanza con Nadeesha Uyangoda
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