Comunemente si ritiene che la polizia si identifichi con il compito di attuare il diritto, o garantire l’ordine che dalla sua attuazione discende. Tuttavia, cosa in ultima analisi identifica la polizia? Cosa la distingue dalle altre forme più sottili di controllo che garantiscono l’esistenza dell’ordine sociale? Questo libro offre una breve e rigorosa introduzione critica allo studio della polizia.
Strutturato in quattro capitoli, dedicati all’analisi del potere di polizia, della sua evoluzione istituzionale, della cultura professionale degli agenti e del complesso rapporto tra polizia, democrazia e diritti, il volume identifica le principali linee di tendenza che segnano l’evoluzione dei modelli e delle pratiche di polizia nel mondo contemporaneo.
Ne parliamo giovedì in piazza Banchi Nuovi alle 18 con l'autore Giuseppe Campesi, il comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo e alcune studentesse che hanno preso parte alle mobilitazioni degli ultimi mesi.
Giuseppe Campesi è professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro», dove insegna dirige il Master in Criminologia e Politiche per la Sicurezza. I suoi interessi di ricerca sono spiccatamente interdisciplinari e si concentrano sulla teoria sociale contemporanea, gli studi critici del diritto, le politiche migratorie e per la sicurezza. Tra le sue pubblicazioni recenti:A Genealogy of Public Security. The Theory and History of Modern Police Powers(Routledge, 2016)e Policing Mobility Regimes: Frontex and the Production of the European Borderscape(Routledge, 2022). Per DeriveApprodi ha già pubblicato: Polizia della frontiera. Frontex e la produzione dello spazio europeo (2015).
13 giu 2024
18:00
Largo Banchi nuovi, Napoli